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Cinema e Televisione all’Argentario
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Cinema e Televisione all’Argentario

L’Argentario, fin dall’inizio del XX secolo, è considerato location ideale per cinema e televisione. Dai film d’azione alla classica commedia all’italiana, il promontorio, per le sue bellezze naturali e gli scenografici panorami, è stato spesso utilizzato in molteplici produzioni italiane e internazionali. Sia Porto Santo Stefano che Porto Ercole sono da sempre frequentati da gran parte dei personaggi del panorama cinematografico mondiale che vanno da Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones a Brooke Shields. Una minuziosa ricerca dell’Istituto Luce, ha rivelato che perfino Charlie Chaplin era antico frequentatore del luogo.

Monte Argentario figura quindi in una notevole quantità di sequenze, citato o meno, a seconda delle esigenze di produzione. Tra i film più rilevanti si possono ricordare, ad esempio, La mina del 1958 di Giuseppe Bennati, girato in parte negli studi cinematografici Ponti-De Laurentiis ed ambientato a Porto Ercole, Spasmo, film thriller del 1974 di Umberto Lenzi, girato tra Roma e l’Argentario, Mi faccio la barca del 1980 di Sergio Corbucci, classica commedia all’italiana anni ottanta, ambientato in maniera rilevante tra Porto Santo Stefano, Porto Ercole e la Marina di Cala Galera, L’estate del mio primo bacio del 2006 di Carlo Virzì, ambientato e girato totalmente all’Argentario e in provincia di Grosseto, Il cantico di Maddalena del 2011 di Mauro Campiotti, film biografico sulla vita di Maria Maddalena dell’Incarnazione, nata nel 1770 a Porto Santo Stefano.

Odissea (1968), la scena di Ulisse e le sirene, girata a Monte Argentario.
Monte Argentario è stato usato in molte produzioni per rappresentare altri luoghi d’Italia e del mondo. Le spiagge e le scogliere della zona, sono state utilizzate nel 1954 per l’Ulisse di Mario Camerini con Silvana Mangano e Kirk Douglas e nel 1960 e 1961 dal regista Mario Costa per i suoi film di avventura La Venere dei pirati e Gordon, il pirata nero. A queste ed altre pellicole di questo periodo, va il merito di aver conservato le immagini della costa prima dell’antropizzazione a scopo turistico avvenuta a partire dagli anni sessanta. Porto Ercole compare in maniera rilevante nel film Camille 2000 del 1969 di Radley Metzger, con Nino Castelnuovo e Eleonora Rossi Drago, trasposizione della Signora delle camelie in età di liberazione sessuale. Sono ambientate a Porto Santo Stefano alcune scene di Detenuto in attesa di giudizio del 1971 di Nanni Loy, con Alberto Sordi, che identificano la località come luogo di partenza da cui il protagonista viene trasferito presso il carcere immaginario di Sagunto, con panoramica finale sulla Fortezza Spagnola.

Sempre Alberto Sordi utilizza gli scenari del luogo negli anni ottanta per girare alcune scene e la parte finale del film itinerante In viaggio con papà del 1982, con Carlo Verdone, e Tutti dentro del 1984, dove la costa azzurra viene rappresentata dalla costa dello Sbarcatello, di fronte all’isolotto di Porto Ercole. Gli anni settanta vedono il promontorio location di tantissimi set cinematografici, come Un posto ideale per uccidere del 1971 di Umberto Lenzi, Farfallon del 1974 di Riccardo Pazzaglia, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e Il padrone e l’operaio del 1975 di Steno. Nel film drammatico L’ultima neve di primavera del 1973 di Raimondo Del Balzo, la località dove i protagonisti trascorrono le vacanze al mare è appunto Porto Ercole e, sempre nel mare e nell’entroterra dell’Argentario, sono state girate diverse scene de Il talento di Mr. Ripley del 1999 di Anthony Minghella.

Anche negli anni duemila Monte Argentario è stato scelto come location da diverse produzioni nazionali. Nel 2007 Neri Parenti vi gira alcune scene di Natale in crociera, nel 2009 Porto Ercole compare in Questione di cuore, film di Francesca Archibugi con Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart, nel 2012 Daniele Segre ambienta tra Roma e Porto Santo Stefano Luciana Castellina comunista, film ritratto della vita privata della giornalista. Nel 2014 vengono girate a Porto Ercole, alcune scene della commedia all’italiana Sapore di te di Carlo Vanzina e parte del film Fratelli unici di Alessio Maria Federici, con Raul Bova, che si svolge all’Argentario con la partecipazione di molte comparse locali.

Oltre che nelle numerose pellicole cinematografiche, il promontorio è stato utilizzato in diverse produzioni televisive. Da citare l’Odissea del 1968 di Franco Rossi, Piero Schivazappa, Mario Bava, dove il Monte Argentario compare in varie scene, tra le quali quella dell’incontro di Ulisse con le sirene, e il film documentario di David Bellini Tra cielo e terra del 2010, ambientato al Convento dei Passionisti. Tra gli spot pubblicitari più rilevanti invece, si possono citare quelli della TIM del 2000 e del 2004 e lo spot della Coca-Cola.